MAXON Cinema 4D R20 – A detalied Guide to XPress 2nd Edition Pradeep Mamgain, 2019 Ed.PADEXI Academy
Il linguaggio di programmazione nodale in casa Maxon, denominato XPresso, rappresenta uno degli strumenti avanzati di creazione che consente un raccordo tra gli oggetti 3D della scena e expression di automatizzazione parametrica, offrendo al progettista un pieno controllo del comportamento nello spazio 3D.
Questo è, senza dubbio, uno degli argomenti che può differenziare un utente esperto di grafica 3D.
Nel panorama manualistico, testi che affrontano questo argomento sono quasi esclusivamente in lingua inglese, probabilmente proprio per la natura elitaria che l’approccio nodale comporta.
Questo testo, sebbene orientato alla versione R20 di Cinema 4D, lo considero ancora tra i migliori manuali introduttivi all’utilizzo di questa tecnica di programmazione grafica, offrendo l’opportunità di comprendere la logica dell’editor nodale di casa MAXON, lasciando ovviamente all’utente la facoltà di aggiornare l’utilizzo dei nodi introdotti nelle versioni successive con il solo supporto della guida in linea, presente già all’interno del programma.
Appena sfogliato, devo ammettere, che l’impaginazione grafica mi ha lasciato un po’ perplesso. Si intuisce subito che l’autore ha tentato di personalizzare la convenzione iconica con l’intento di facilitare la lettura ma che, a mio avviso, può risultare inizialmente un po’ troppo articolata e confusionaria. Continuando la lettura, però, devo ammettere che la scelta delle icone e dei font rende l’uso del manuale più immediato.
I paragrafi affrontano in modo ordinato tutti i nodi delle classi Xpresso e Motion Graphics, spiegando per ciascun nodo le funzionalità e le principali impostazioni, aggiungendo ai principali esempi di configurazione che ne illustrano la logica.
Contattando l’autore, tramite apposito link indicato nel testo, si riceve un’email con i files necessari a svolgere agevolmente gli esercizi previsti nel testo ed un archivio delle immagini a colori contenute nel libro (purtroppo il testo è stampato bianco e nero e alcune immagini risultano un po’ difficili da comprendere).
I riferimenti contenuti negli esempi sono abbastanza efficaci anche in eventuali trasposizioni e applicazioni personalizzate che possiamo facilmente immaginare durante la lettura.
Riassumendo, dopo un po’ di scetticismo iniziale, devo ammettere che il testo può considerarsi scritto bene, in un inglese facile da comprendere, esaurendo gran parte degli argomenti in modo basilare e permettendo così al lettore una immediata comprensione dell’ambiente di programmazione XPresso. E’ un libro che consiglio ai miei studenti che vogliono affacciarsi al mondo della programmazione nodale grafica aprendo a nuove potenzialità produttive 3D.
A differenza degli anni precedenti, MAXON ha rilasciato in anticipo l’aggiornamento del suo software di modellazione 3D CINEMA 4D, agevolando i nuovi contratti “subscription” che hanno la possibilità di usare fin da subito i nuovi strumenti aggiornati inclusi in questa release, mentre i clienti con contratti “perpetual” riceveranno in seguito gli aggiornamenti. Ed ecco spiegata la nuova sigla che contraddistingue questa release: S22 (dove la S indica proprio la versione Subscription).
Come ormai accade da qualche hanno, gli sviluppatori MAXON stanno ottimizzando gran parte dei tools di modellazione, lasciando apparentemente inalterati gran parte dei parametri dei comandi ma agendo a livello di Kernel per portare stabilità e velocità in fase di utilizzo.
Installazione e avvio
Al primo avvio, è comparsa una finestra che avverte di aggiornare i drivers della scheda video. Questa è un’ottima cosa perchè ci lascia ben sperare in una nuova e ancora più performante integrazione con la GPU. Tra le novità annunciate, tra l’altro, c’è il supporto per le API Apple Metal che dovrebbero consentire agli utilizzatori Mac di godere dei vantaggi di un maggiore utilizzo del processore grafico liberando la CPU dal carico di lavoro, rispetto all’utilizzo OpenGL/CL
Successivamente, compare la consueta finestra con gli aggiornamenti consigliati, da cui è possibile selezionare anche i contenuti extra degli assets che desideriamo installare. Come è possibile vedere nell’immagine sottostante, è già disponibile la traduzione del software in lingua Italiana.
Come ormai siamo abituati da qualche versione a questa parte, MAXON ci evidenzia in giallo i menù ed i comandi che sono stati aggiornati in questa versione, dandoci la possibilità di provare e valutare facilmente le nuove performance. (ricordo, per chi non desiderasse mettere in evidenza tali comandi, che è possibile disattivare questa funzione tramite il menù PREFERENZE-INTERFACCIA-Evidenzia nuove funzioni)
Nuove preferenze ed impostazioni
Nel menù PREFERENZE vediamo alcuni nuovi parametri che ci consentono un maggiore controllo sulla visualizzazione degli oggetti in viewport, tra cui i parametri per impostare lo spessore delle splines, degli edges e dei vertici in modo da renderli maggiormente visibili anche a risoluzioni displaypiù alte. Inoltre è stata implementata la funzionalità di GoZbrush, completamente riscritta senza più il supporto del linguaggio di scripting C.O.F.F.E.E. e questa volta con il supporto di un maggior numero di poligoni ed informazioni.
Aggiornamento comandi e viewport
Come già anticipato poco fa, MAXON ha puntato ad un aggiornamento ricco di piccole features che mirano ad un utilizzo più veloce dei comandi di modellazione. Ad esempio, nelle proprietà del comando ESTRUDI, scopriamo un menù a discesa che consente di impostare la direzione dell’estrusione scegliendo varie possibilità, tra cui l’utilizzo degli assi di riferimento dell’oggetto (per estrusioni ortogonali la spline direttrice) o del sistema assoluto, evitando così di modificare il piano di lavoro per generazioni particolari.
Il comando CHIUDI FORO POLIGONO si è arricchito di un nuovo parametro che consente di scegliere la topologia di creazione del nuovo poligono tra N-gons, Triangoli e Quad.
Altri aggiornamenti in tanti altri comandi di modellazione poligonale come PONTE, CREA PUNTO, ecc in cui ci viene offerto maggiore controllo sulla topologia poligonale di creazione:
Miglioramenti significativi sono stati implementati nella generazione della viewport, tramite l’ottimizzazione dell’uso delle API e della memoria nel caso di utilizzo di oggetti clonati, consentendo ora la navigazione più fluida di migliaia di istanze oggetto. Il menù FILTRA è stato organizzato in modo più efficace, aggiungendo il comando di SOLO GEOMETRIA che consente di filtrare automaticamente tutti gli elementi non essenziali alla visione 3D del progetto. Inoltre, grazie ai pulsanti CARICA PRESETTAGGIO e SALVA PRESETTAGGIO, possiamo salvare e richiamare velocemente configurazioni di filtraggio viewport in nuovi progetti ed eventualmente riutilizzarli anche nella finestra di renderizzazione.
Molto utile la possibilità di abbassare la risoluzione della viewport tramite il comando in caso di utilizzo del progetto in computer poco performanti.
UV mapping
Questa nuova release aggiorna finalmente il comparto UV edit, aggiornamento richiesto dagli utilizzatori già da diverso tempo, portando notevoli vantaggi in fase di UVWrapping. Innanzitutto il layout di utilizzo è stato rivisto rendendolo più vicino all’organizzazione del layout di default, lasciando la posizione di finestre e pulsanti quasi inalterato arrivando a fondere, ad esempio, i comandi di selezione punti, vertici e poligoni della mappatura UV e della viewport assieme, in modo da preservare una continuità nell’User-Experience. Altre novità riguardano la possibilità di vedere le distorsioni delle mappe UV in viewport tramite un gradiente cromatico che mostra dove sono più compresse o “tirate” le isole UV. La possibilità di colorare in preview le isole UV con colore differente, facilita la lettura della mappatura dandoci la possibilità di identificare immediatamente i confini e le partizioni tra modello 3D e stesura UVW.
E’ stata introdotta la possibilità di compattare le isole UV tramite 3 algoritmi predefiniti che consentono di gestire ed organizzare lo spazio UV a seconda delle necessità di stesura della texture.
Ci sono altri aggiornamenti in questa sezione che sono stati implementati o che sono già previsti nella roadmap di MAXON e che quindi potremo apprezzare a breve.
Esportazione glTF
Aggiornato l’exporter glTF con maggiori funzioni e parametri che consentono una migliore integrazione del progetto 3D con le varie potenzialità di utilizzo del formato basato su JSON.
Se volete sperimentare in prima persona i nuovi aggiornamenti di questa release, potete scaricare la versione DEMO da questo indirizzo: https://www.maxon.net/it/demo/
Di seguito, alcuni video esplicativi delle nuove funzionalità principali:
Se abbiamo necessità di ricostruire un ambiente urbano o un edificio mappato in Google Map, può essere utile estrapolare in qualche modo le geometrie che lo compongono tramite una procedura che proverò a descrivere qui sotto.
LA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO DIPENDE DAL SISTEMA DI CONOSCENZA. SONO NECESSARI STRUMENTI CHE OLTRE ALLA RIPRODUZIONE GRAFICA CONSENTANO DI RACCOGLIERE, CONFRONTARE, AGGIORNARE E CONDIVIDERE I DATI ARCHIVISTICI E DI RILIEVO. LA NATURA COMPUTAZIONALE E PARAMETRICA DEI MODELLI HBIM (HISTORICAL BUILDING INFORMATION MODELING) DEFINISCE MODELLI TRIDIMENSIONALI UTILI ALLA COSTRUZIONE E FRUIZIONE ALL’INTERNO DI UN SISTEMA COGNITIVO CHE LI METTA IN RELAZIONE CON I DATI INFORMATIVI. NEL SEGUENTE LAVORO DI RICERCA L’APPROCCIO È STATO APPLICATO AL PALAZZO CAPUTI, RUVO (SUD ITALIA).
THE CONSERVATION OF THE HISTORICAL HERITAGE DEPENDS ON THE KNOWLEDGE SYSTEM. INSTRUMENTS THAT, APART FROM THE GRAPHIC REPRODUCTION, ALLOW TO COLLECT, COMPARE, UPDATE AND SHARE RECORDS AND THE DATA COLLECTED ARE FUNDAMENTAL. THE COMPUTATIONAL AND PARAMETRIC NATURE OF THE HBIM (HISTORICAL BUILDING INFORMATION MODELLING) MODELS ALLOW THE CONSTRUCTION OF THREE-DIMENSIONAL MODELS USEFUL TO THE BUILDING OF A COGNITIVE SYSTEM ABLE TO PUT THEM IN CONNECTION WITH THE INFORMATIVE DATA. IN THE FOLLOWING RESEARCH WORK, THIS APPROACH WAS APPLIED TO “PALAZZO CAPUTI”, A HISTORICAL LANDMARK IN RUVO DI PUGLIA (IN SOUTHERN ITALY).
Ti sei perso l’evento OpenLAB 2019 che si è tenuto al Politecnico di Bari ? Nessun problema! In questo video potrai riascoltare alcuni interventi di alcuni relatori come il Prof. Cesare Verdoscia (Politecnico di Bari), Giampaolo Parravicini (AMD), Prof. Vitoantonio Bevilacqua (Politecnico di Bari), Roberto Madonna (Graitec) e ovviamente il mio 🙂
Io ho cercato di affrontare alcune nuove tecnologie che si stanno sviluppando nella computer grafica come il RayTracing e l’Intelligenza Artificiale, portando alcuni casi studio sviluppati in ambito universitario internazionale.
Se hai delle domande e dei dubbi, non esitare a contattarmi 🙂